L'avvio del nuovo millennio ha significato per la mia evoluzione artistica un periodo di estremo interesse. Segnando l'inizio della mia collaborazione con tre intellettuali/artisti che hanno con me dato vita a un progetto ambizioso e innovativo.
La drammaturgia contemporanea arranca inseguendo l'enorme evoluzione  tecnologica e le nuove forme di narrazione televisiva e cinematografica e per noi registi è sempre più difficile trovare un testo che ci rappresenti. La mia collaborazione con lo scrittore-traduttore Lino Belleggia nasce proprio da questo malessere. Il nostro voleva essere, ed è, un tentativo di riportare la scrittura teatrale fuori dai canoni ereditati dalla sperimentazione degli anni '70, e ritornare a un teatro che racconti Una Storia con un ritmo narrativo assolutamente non lineare e con suggestioni che avvicinino il teatro al cinema.
Musa di questo progetto è l'attrice milanese Gianna Breil, con la quale e per la quale abbiamo dato vita a personaggi come Madame des Merteuil o la rivoluzionaria Fanny Parker, per approdare a una chiave interpretativa assolutamente innovativa con Shylock del Mercante di Venezia.
Ma purtroppo l'arte o l'idea che abbiamo di essa non è in nessun modo autosufficiente, c'è sempre la nevrotica necessità di trovare qualcuno che credendo nel  progetto investa energie e denaro.
Il nostro angelo è stato un grande industriale, un grande medico, un grande intellettuale e un grande collezionista d'arte: Carlo Jucker.
La sua ironia e la sua sana follia lo hanno messo in contatto con il nostro mondo onirico rendendolo un indimenticato confidente e fantastico compagno di viaggio.

                                                                                                                                                  Ci mancherai Carlo